Un dipinto che descrive una parabola di Gesù dal valore particolare: la dracma perduta. Scopriamo che cosa rappresenta quest’opera d’arte.
Gli artisti di tutte le epoche, e in particolare i pittori, si sono confrontano spesso con temi religiosi e spirituali. Il rapporto con Dio è indagato e rappresentato con i colori e le forme, dando concretezza alle emozioni più profonde dell’autore. I dipinti che abbelliscono chiese e cattedrali ne sono degli esempi evidenti.

I pittori sono capaci di cogliere aspetti e dettagli molto umani e concreti dell’esperienza religiosa rendendo la rappresentazione più viva ed espressiva. Questo vale anche per l’opera che narra la parabola della donna e la moneta perduta. Vediamo di che cosa si tratta e dove è conservato il dipinto.
La dracma smarrita e il significato del dipinto
L’autore dell’opera di cui parliamo è James Tissot che fu un pittore e incisore francese vissuto nel XIX, morto proprio agli inizi del Novecento. Divenne famoso nel corso dell’Ottocento per la rappresentazione vivida e moderna degli ambienti e dei personaggi mondani della Parigi del tempo, cogliendo in particolare il fascino e la bellezza femminili.
Fu attivo anche in Inghilterra, dove si trasferì allo scoppio della guerra franco-prussiana del 1870. Rimase lontano dalla Francia per diversi anni e al suo ritorno in Francia, prima della metà degli anni Ottanta del XIX, qualcosa era mutato in lui. Da allora abbandonò tutta la sua precedente produzione per dedicarsi esclusivamente a temi religiosi che prendevano spunto dal Vecchio e Nuovo Testamento.

Proprio a questa fase dalla sua vita risale La drachme perdue, acquerello opaco sopra grafite su carta vergata grigia, realizzato tra il 1886 e il 1894 e ora conservato al Brooklyn Museum di New York. L’opera rappresenta una donna, vestita di abiti mediorientali, inginocchiata e intenta a cercare con la luce di una lampada qualcosa, che evidentemente è andato perduto. Un gesto semplice, ma che rende l’idea dell’importanza della cosa perduta e ricercata con tanta attenzione.
Il titolo del dipinto si ispira a una parabola di Gesù, presente nel Vangelo di Luca al capitolo 15, nei versetti 8-10, quella della dracma (una moneta) perduta. La protagonista è una donna che non si dà pace e cerca attentamente la moneta che ha perso. E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine per rallegrarsi.
Così Dio non si rassegna a perdere nemmeno una delle sue creature e quando le ritrova “Vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte”. Una parabola semplice ma potente sulla bontà di Dio e la sua ricerca verso ognuno, come fa la donna rappresentata da Tissot.